giovedì 21 maggio 2020

ANTROPOLOGIA

1.Quali sono i tre tipi di matrimonio ordinariamente riconosciuti?
I matrimoni possono essere di tipo monogamico, poliginico e polindrico.
2.Quali ipotesi sono state avanzate circa l'origine della proibizione dell'incesto?
Circa l’origine della proibizione dell’incesto si pensa sia dovuto al proseguimento garantito e sicuro della società.
3.Quali sono gli scopi del matrimonio?
Gli scopi del matrimonio possono essere il mantenimento e controllo della fertilità femminile e uno scopo economico.
4.Che differenza c'è tra matriarcato, società matrilineare e matrifocalità?
Il matriarcato è il regime nel quale il potere è detenuto nelle mani di una matriarca. La società matriarcale è la società in cui la donna è il centro della vita familiare, mentre la matrifocolarità è il regime in cui gli uomini sono esclusi dalla vita economica.

mercoledì 20 maggio 2020

PSICOLOGIA

1.A quali conseguenze portano i processi di deindividualizzazione e di deumanizzazione messi in luce dall'esperimento di Zimbardo?
Il processo di deindividualizzazione e deumanizzazione portano l’individuo a spogliarsi della sua identità, alla perdita di razionalità e al libero sfogo di impulsi libidici e malvagi.
2.In che ottica Bauman ha analizzato la Shoah e quali elementi ha preso in considerazione?
Bauman, parlando di Shoah, prende in considerazione l'esclusione morale, le forme di degradazione e deumanizzazione e la deresponsabilizzazione individuale.
3.Che ruolo hanno la famiglia e l'educazione nelle analisi sull'autoritarismo di Reich e Fromm?
La famiglia e l’educazione nelle analisi sull’autoritarismo di Reich e Fromm generano individui inclini all’oppressione.
4.Che cosa significa nuda vita nella teoria sull'esercizio del potere di Agamben?
Nella teoria di Agamben nuda vita, rappresenta individui totalmente esclusi dalla comunità e corredi genetici.
1.Perché la città multiculturale attuale si configura come un luogo di non-scambio comunicativo e di non-incontro? 
La città multiculturale è un ambiente di non- incontro e non-scambio, in quanto l'individuo tende ad evitare il diverso, di conseguenza a non incontrarlo.
2.Che cos'è la strategia antropoemica e in che modo si distingue da quella antropofagica? 
La strategia antropoemica si distingue dalla antropofogica perché toglie l'energia vitale degli individui ed è una strategia che prevede l'esclusione completa di un individuo dalla società.
3.La produzione dell’Altro nella teoria di Baudrillard sviluppa, l’indifferenza nei confronti della “differenza”, sentimento che può esprimersi nella messa in atto di comportamenti opposti, o in forma di male da combattere oppure in forma di aiuto umanitario.
4.Gli elementi che favoriscono un comportamento prosociale, secondo Zamperini sono strategie di assimilazioni o allontanamento, evitamento-estraneazione, negazione dell’inevitabile presenza dell’Altro. Soprattutto in società multiculturali.
5.Il linguaggio può aiutare a favorire un comportamento prosociale nella società multiculturale odierna, in caso in cui le parti non sono in lotta per imporre il proprio punto di vista ma per comprendersi e trasformarsi insieme sulla base di ciò che accomuna e aiuta a riconoscersi come parti di un’unica collettività.

giovedì 14 maggio 2020

PSICOLOGIA

p.199 
1. Il conformismo incide sull'influenza sociale in quanto per un senso di disagio e di ansi ci si adegua ai pensieri della maggioranza.
2. I fattori che incidono sul grado di conformità al gruppo sono: la dimensione del gruppo; l'interazione futura; l'ambiguità dello stimolo; l'attrazione verso il gruppo.
3.Il conformismo è strettamente legato all'autostima e all'autoefficacia in quanto si ha tendenza ai bisogni psicologici di approvazione e sicurezza.
4. Il soggetto mette in atto dei meccanismi di adattamento, come il concentrarsi sugli spetti tecnici dell'attività distogliendo l'attenzione dalle conseguenze finali dell'azione. Inoltre il soggetto tende a delegare all'autorità la responsabilità delle loro azioni. Si tende inoltre a dimostrare le perplessità o il dissenso solo attraverso la voce e non si riesce a tradurre in azioni.

lunedì 11 maggio 2020

SOCIOLOGIA

p.246 
1. L'espressione "meccanismi di socializzazione" sta a significare le diverse modalità attraverso cui un individuo viene socializzato.
2. I meccanismi biologici alla base della socializzazione sono quelle condizioni genetiche che sono il presupposto perché l'individuo possa imparare a compiere determinate operazioni complesse. Esse sono l'intelligenza e l'apprendimento.
3. I soli meccanismi biologici non sono sufficienti a spiegare la socializzazione perché essi devono accompagnarsi all'interazione con altri individui.
4. Un esempio di meccanismo culturale di socializzazione può essere l'identificazione, che avviene nel momento in cui un individuo si sente talmente legato ad un altro da assorbirne i valori e le convinzioni.
5. L'imitazione è la riproduzione consapevole di un modello di comportamento.

p.248
1.  L'identità sociale consiste nell'assimilazione di norme e assunzione di ruoli. Essa è collegata alla formazione dell'identità in quanto consiste in uno degli soli primari della socializzazione.
2. Mead ha evidenziano, basandosi sull'evoluzione delle forme di gioco nei bambini, le principali fasi del processo di strutturazione dell'identità personale e l'importanza che ha in essa l'interiorizzazione della struttura sociale dei ruoli e delle posizioni, ossia l'altro generalizzato.
3. L'identità non può essere concepita in senso statico perché è sottoposta a continue sollecitazioni e modificazioni.

giovedì 7 maggio 2020

ANTROPOLOGIA

Pag. 193

-Il tipo di relazioni che si creano in una società tramite i legami di parentela sono: consanguineità e affinità.
-La procreazione nelle diverse culture è spiegata in modo differente in base alla cultura trattata.
In alcune società il bambino è considerato reincarnazione degli altri spiriti dei defunti della famiglia della madre. In altre culture i bambini sono spiriti dei luoghi che si introducono nell’intero della donna laddove questa ha avuto dei rapporti sessuali. In Nepal si ritiene che il bambino non si formi all’interno dell’utero della madre ma nel cervello del padre. In Madagascar invece considerano gli esseri umani come formati da elementi incorruttibili, derivanti dal padre e elementi destinati a dissolversi, derivanti dalla madre.
-Gli antropologi hanno escogitato il metodo dei diagrammi per definire i gradi di parentela in modo da illustrare in poco spazio e in breve tempo connessioni talvolta molto estese e complesse, come in una specie di mappa.

mercoledì 6 maggio 2020

PSICOLOGIA

VERIFICA A FINE CAPITOLO

p.193
PARTE 1 
1. Oggi gli psicologi sostengono che, per denominare "famiglia" un gruppo di individui, questo deve poter garantire coesione interna tra i membri e nel contempo autonomia di ciascun membro.
2.Durante lo sviluppo di una famiglia, i momenti critici sono definibili come normativi e paranormativi.

PARTE 2 
MATRIMONIO: rappresenta il contratto sociale attraverso cui una coppia diventa visibile e tutelata nei propri diritti e doveri;
UNIONE CIVILE: quando sono riconosciute anche alle coppie conviventi alcuni diritti e doveri;
TEORIA DEL DOPPIO LEGAME: si tratta di un tipo di interazione in cui uno dei due interlocutori è esposto a messaggi contraddittori da parte dell'altro. 

PEDAGOGIA

VERIFICA DI FINE CAPITOLO  

P.213


1) "osa sapere", ovvero "abbi il coraggio di sapere, di farti una cultura";
2) critica della ragion pura;
3) scientifica;
4)per costruire una nazione fosse necessario formarne i cittadini attraverso un sistema scolastico organizzato mediante leggi dello stato;
5)la progressiva laicizzazione dei contenuti dell'insegnamento.


EDUCAZIONE "FISICA": educazione che l'uomo ha in comune con gli animali, ossia l'ammaestramento;
EDUCAZIONE "PRATICO-MORALE": educazione che riguarda la cultura e insegna all'uomo a vivere come ente libero;
TRIBUNALE DELLA RAGIONE: tribunale che stabilisce i limiti della ragione, quindi ciò che si può e ciò che non si può conoscere (fenomeno e noumeno)

lunedì 4 maggio 2020

SOCIOLOGIA

p.244
1. Il processo di socializzazione consiste in un processo simile a quello dell'educazione ma coinvolge ogni momento dell'esistenza di tutti i membri della società e consente di acquisire padronanza dei modelli di comportamento.
2. I contenuti della socializzazione variano in base alla cultura perché riguardano quell'insieme di valori, norme, linguaggi, abilità, conoscenze, atteggiamenti che sono storicamente determinati e che caratterizzano ogni cultura.
3. L'arrivo di un nuovo arrivato ha un risvolto anche dal lato della collettività perché le nuove norme devono essere apprese anche da lui e quindi la società deve abituarsi e integrarlo. 

mercoledì 29 aprile 2020

PSICOLOGIA

pag. 182
-l’evoluzione del gruppo familiare nel tempo passa attraverso: momenti critici; normativi; paranormativi.
-le principali tappe del ciclo della famiglia sono: identità di coppia e responsabilità parentali.
-col passare del tempo il concetto di matrimonio si è evoluto, è avvenuto quindi l’abbandono del ruolo filiale per assumere quello di creatori di un nuovo nucleo sociale.
-i problemi che possono insorgere alla nascita del primo figlio sono che uno o entrambi i partner  si dimostrino incapaci di sostenere il peso della nuova responsabilità, mettendo in atto la modalità di fuga tipicamente adolescenziali.

pag. 188
-i principali motivi che portano il matrimonio al fallimento nella società attuale sono l’emancipazione femminile e la crescita di autonomia delle donne.
-il mediatore familiare è il genitore. Le reti sociali informali sono dei gruppi di persone che si rendono disponibili a dare aiuto psicologico, consigli o collaborazioni, attive in modo regolare e informale.
-secondo la teoria costruttivista, il conflitto all’interno alla famiglia è quello di innescare processi cognitivi ed evolutivi.
-per classificare i tipi di famiglie vengono prese in considerazione alcune variabili: il grado di coesione familiare e il grado di adattamento alle situazioni.
-le conseguenze di una famiglia poco organizzata e sbilanciata sul piano della coesione sono che hanno una tendenza alla disgregazione si situano a un polo estremo lungo l’asse dell’adattabilità.

domande pag. 192
-Gli effetti più dannosi per il bambino che subisce atti di pedofilia sono:
l’attrice condizione di dover mantenere il segreto, ottenuto spesso tramite minacce e ricatti, la distorsione del rapporto con l’adulto che esercita l’abuso fisico, che lo maschera e mistifica agli occhi del minore come atto di “affetto” e “protezione”.
-le situazioni di violenza psicologica più ricorrenti nella famiglia sono: violenze fisiche e psicologiche; situazioni di trascuratezza e abbandono; indifferenza.
-i casi di maltrattamento psicologico familiare sono più difficili da identificare e anche più dannosi perché subentra il ricatto psicologico che alcuni genitori fanno ai figli, nonché da situazioni di trascuratezza materiale o affettiva che negano ai bambini o ai ragazzi il soddisfacimento di fondamentali bisogni primari.
-le tesi principali su cui si basa la psicologia familiare sono:
un sistema interattivo all’interno della famiglia;
ogni comportamento individuale, viene letto e interpretato come funzione della relazione tra i componenti del nucleo familiare;
il sintomo in quanto espressione di una organizzazione disfunzionale.
-il doppio legame è un tipo di interazione in cui uno dei due interlocutori è esposto a messaggi contraddittori da parte dell’altro. Genera quindi effetti sul comportamento della persona, compromettendone l’equilibrio. È caratterizzato da: relazione intensa; due asserzioni che si escludono a vicenda; il ricettore non ha via d’uscita, il messaggio diventa una realtà pragmatica, la persona si trova quindi di fronte a due messaggi contraddittori per cui trasgredisce uno dei due, con conseguenti sensi di colpa.

lunedì 27 aprile 2020

ANTROPOLOGIA

pag. 235 Istituzione complete e austere

1. la prigione è un’istituzione nata da un modello di apparato correttivo che ha preceduto la legge
2. La prigione è un castigo egualitario perché riguarda la libertà, posseduta da tutti nella stessa quantità.
3. lo scopo della prigione è trasformare gli individui.
4. I fattori che collegano la prigione all'economia sono: il fatto che vengono monetizzati i giorni, i mesi e gli anni e il fatto che i detenuti stiano in prigione per "pagare il proprio debito".
5. La prigione appare agli uomini come un castigo "evidente" e "naturale" perché sanno che se commettono dei reati la loro pena sarà scontata al suo interno. 
6. A parer mio non è possibile ottenere un paragono riguardo l’accostamento scuola-prigione.
nonostante ci sono alcune somiglianze nei metodi, lo scopo della scuola è della prigione è lo stesso ossia quello di trasformare individui. ciò nonostante gli studenti non sono rinchiusi ma sono liberi.

giovedì 23 aprile 2020

ANTROPOLOGIA

L'IDENTITA' ETNICA E LA POLITICA DEL RICONOSCIMENTO
Diversi studiosi antropologi contemporanei, hanno evidenziato come l’identità, e particolarmentel’identità etnica, sia un concetto complesso, definibile  come “la rappresentazione di un insieme di valori, simboli e modelli culturali che i membri di un gruppo etnico riconoscono come loro distintivi”. Quest’identità etnica riflette una costruzione che si invoca come distintiva a seconda delle circostanze, dei tempi e delle situazioni.
L’identità etnica è dunque qualcosa di socialmente costruito dai vari gruppi sociali in relazione agli altri gruppi di una stessa comunità. Gli eventi esterni possono determinare il suo impiego perciò l’uso di una certa “identità etnica” può essere fluido e flessibile ed adattarsi in maniera strategica a seconda della temperie, anche politica, alla collettività di cui è parte. Quindi una rappresentazione che si costruisce sulla differenza, su tratti distintivi utilizzati per contraddistinguersi: si tratta di definizioni mediante cui un determinato gruppo si auto-attribuisce una omogeneità interna e, alo stesso modo, una diversità rispetto ad altri.
La definizione di identità etnica elaborata criticamente dagli antropologi, è  frutto di un’intensa frequentazione degli “altri”, ed è stata elaborata verificando sul campo come i diversi gruppi locali si definiscono e come si relazionano nei contesti più ampi di cui sono parte.
L’antropologia culturale è una materia che studia le differenti culture contemporanee ed ha avuto bisogno di elaborare concetti come quello di identità etnica per comprendere ed analizzare le diverse realtà sociali con cui si confrontava: dagli Inuit del Canada alle popolazioni andine del Perù, dalle tribù nomadi dell’Iran e Pakistan alle società segmentarie dei Nuer del Sudan, dalle caste Indiane alle popolazioni nilotiche, dagli argonauti del Pacifico Occidentale agli Indiani d’America.
Gli Uroni erano sedentari e produttori di mais, al centro di una rete di scambio coinvolgente nu­merosi gruppi, limitrofi e lontani. Con l’arrivo dei francesi essi vennero coinvolti progressivamente nella caccia finaliz­zata al commercio delle pelli, cosa che andò a modificarne la cultura. Inoltre, nel corso degli anni, le epidemie, e poi le guerre con altri indiani, finirono per decimare gli Uroni che, come ultimo atto, vennero dispersi su terre che non erano le loroDa allora sono vissuti protetti dal governo canadese per­dendo progressivamente, oltre alle loro terre, la loro cul­tura.
Chi sono oggi gli Uroni? Nel 1968, anno in cui Eugeen Roosens condusse le sue ricerche nel villaggio urone, gli abitanti di quest’ultimo erano un po’ meno di mille e rappre­sentavano la più numerosa comunità di questi indiani in tutto il Canada. Loro atteggiamento caratteristico era il richiamo continuo al passato per validare la propria posizione nei confronti del governo cana­dese. Poiché i circa mille abitanti sono discendenti di individui che per secoli si sono mescolati a francesi e inglesi, non è possibile distinguerli somaticamente tra loro. Anche la loro cultura differisce solo in mi­nima parte da quella dei franco-canadesi. I nomi di fa­miglia sono quasi tutti francesi. Non parlano nemmeno più la loro lingua. Infatti gli Uroni hanno finito per sviluppare quella che Roosens chiama una contro-cultura: una creazione del presente che però ha l’apparenza di presentarsi come “autentica” e distin­ta sia da quella dei non indiani, sia da quelle degli altri gruppi indiani.

ANTROPOLOGIA

1.Quali sono i tre tipi di matrimonio ordinariamente riconosciuti? I matrimoni possono essere di tipo monogamico, poliginico e polindrico. ...